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Michele Vinci

Il custode del dialetto

Michele Vinci è uno dei principali e più stimati promotori culturali del vernacolo crispianese.

Nato e vissuto sempre a Crispiano, dopo aver lavorato come dipendente comunale si gode la pensione dedicandosi alla sua passione: conservare e tramandare la “voce” del paese.

Il suo impegno sociale lo vede attivo sin da giovane nella parrocchia di San Francesco, ancora oggi fucina di idee e attività, ed è qui che associa l’impegno sportivo, fonda e milita nella squadra di Calcio Olimpia per poi approdare alla gloriosa Crispius-Crispiano, con l’amore per il teatro.

È proprio in questo oratorio che scrive, dirige e recita nei primi spettacoli dedicati al paese e al vernacolo. Il suo impegno per la salvaguardia del dialetto è rivolto soprattutto ai bambini e ragazzi. Sue le favole "La camicia dell'uomo felice" e "Spiridione, il re di San Simone"; oltre alla rassegna scolastica "Parle come t’ha ffatte mamete" e alla Giornata del Dialetto, "Citte citte minze a chiazze".

Con lo pseudonimo di Omero, ha collaborato a lungo con il periodico Polìtes, pubblicando poesie satiriche rigorosamente in vernacolo, che si possono leggere sul settimanale Volta la Carta e sulla sua personale pagina Facebook.

Da Presidente dell'Azione Cattolica poi, continuerà ad organizzare diverse manifestazioni artistiche, molte delle quali avranno come protagonisti i bambini.

Fra i fondatori della Pro Loco, è promotore di grandi iniziative artistiche e popolari: il Presepe Vivente, il Carnevale Estivo e produzioni dirette da Alfredo Traversa (("L'Inferno di Dante", "Taranta", "Cuntu", "La Carmen", "La Cavalleria Rusticana"), che hanno come scenario teatrale le grotte e le masserie di Crispiano.

La Compagnia del Velario

L’amore per la tradizione ha spinto Michele Vinci a raccogliere intorno a sé alcuni amici appassionati di teatro e a fondare nel 2004 l’Associazione Culturale “Compagnia Teatrale del Velario”, della quale cura la Direzione Artistica, che ancora oggi porta in scena con successo lavori scritti, diretti e interpretati da lui.

Le prime rappresentazioni sono quasi tutte legate a storie dialettali, per favorire la conoscenza dei costumi, delle radici e della lingua di Crispiano.

Anche se amatoriale, la compagnia ha raggiunto risultati eccellenti sui palchi dei teatri provinciali e regionali, promuovendo tutta una serie di iniziative culturali come La Valigia dei Talenti, che premia le eccellenze crispianesi sparse nel mondo, la rassegna dialettale Parle come t’ha fatte mamete, dedicata agli alunni delle scuole dell’obbligo, impegnati a comporre poesie in dialetto, l’Organizzazione della Giornata del dialetto ma anche una serie di iniziative benefiche, perché la solidarietà resta sempre in primo piano nella vita della compagnia.

Il progetto del quale Michele Vinci è più orgoglioso è la storica rassegna teatrale Città di Crispiano, che la Compagnia del Velario organizza da ben 17 anni.